Il teatro dell'azione: gli anni 70-80
Il fondale è l’Italia dei primi anni ’70. Feltrinelli appena trovato morto a Segrate. Le Brigate Rosse fanno le loro sempre più frequenti apparizioni, il terrorismo riempie la cronaca e la vita degli italiani in quelli che saranno definiti gli anni di piombo. Fuori dal dramma di questo periodo storico è la vita di ogni giorno, i momenti di ogni giornata, nel microcosmo di una famiglia, di un quartiere, di un paesino come Casteldisasso, totalmente inventato ma collocato in Maremma, della Città, necessaria e lontana presenza, di una piccola stazione di carabinieri, dei personaggi anch’essi essenzialmente frutto di fantasia.
Le quinte sono i fatti salienti che hanno scandito quei mesi, o quelle settimane, liberamente tratti dalla cronaca e adattati alla funzionalità del racconto. Pervadono ogni singolo ciclo di tre racconti lunghi, che in questo modo formano, all’occorrenza, un romanzo.
Il palcoscenico è la narrazione di tante piccole storie che coinvolgono sempre gli stessi personaggi, secondo la tradizione della letteratura noir, e soprattutto di Fréderic Dard, autore di Sanantonio e mirabolante, e dissacrante, produttore di invenzioni letterarie. Il fil rouge che collega e alimenta tutte le avventure (sembra una pianta di zucca, con uno stelo esile, serpeggiante, a cui si attaccano grossi frutti) è la narrazione che ne fa il protagonista, l’ex tenente dei Carabinieri Alberto Aldobrandi, qui sempre chiamato Berto, prendendo a scusa un accidentale incontro avvenuto 25 anni dopo i fatti oggetto dei singoli racconti. Berto, trasferito da Casteldisasso a Genova e divenuto investigatore privato dopo aver lasciato l'Arma, ritorna a Livorno dopo una lunga assenza e l'incontro del tutto casuale con il maresciallo Tito Salutini, suo vice alla "Tenenza di Casteldisasso", gli scatena un inatteso tumulto di ricordi e di nostalgia. Da questa introduzione scaturisce il primo racconto. Anche gli altri racconti godranno di una simile introduzione, quasi un capitolo a parte, un corsivo avulso dal testo ma utile per ricreare un'ambientazione vicina ai giorni nostri e un’anticipazione del romanzo Il Cireneo che chiuderà la saga.
Dopo la parentesi del romanzo, i racconti polizieschi riprendono con una nuova ambientazione genovese, ma sempre come flash-back, come ricordi stimolati da avvenimenti a noi contemporanei. Il secondo ciclo parte dal 1975 e arriva al 1990. Berto è testimone degli ultimi efferati attacchi delle Brigate Rosse e della violenza degli uomini finché, nel 1980. decide di lasciare l'Arma e tornare a Livorno. Il colonnello lo convince a restare a Genova e lo aiuta nel nuovo lavoro: investigatore privato.
Tutti i racconti sono disponibili in formato eBook presso l'editore CTL Livorno o sulle librerie online. Il formato cartaceo è prenotabile presso l'editore.
Il romanzo "il Cireneo"può essere ordinato presso l'editore "Ibiskos Ulivieri" di Empoli
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